Scultore lombardo, Lettorino a nove matasse
Scultore lombardo, Lettorino a nove matasse, marmo di Musso, IX secolo (n. inv. 483)
Raffinato esempio della varietà di soluzioni che assume l’ornato a intreccio in età carolingia, l’opera è la parte aggettante di un ambone, chiamata lettorino in virtù della sua funzione di luogo di lettura dei testi sacri. La lastra è stata ottenuta reimpiegando la base di un monumento romano del quale è rimasta traccia evidente nell’iscrizione che corre sul bordo superiore, risalente al II secolo d.C. La fronte esterna, racchiusa da una semplice modanatura, è percorsa da un nastro che si annoda formando nove matasse, distribuite in file di tre, collegate tra loro diagonalmente.
L’opera, acquistata nel 1890 dal Museo Artistico Municipale, proviene dai beni di Giovanni Battista Lucini Passalacqua. Un frammento con il medesimo motivo a matassa è conservato a Moltrasio, nella cappella fatta ornare da Alessandro Lucini Passalacqua nel 1863 con svariati reperti forse appartenuti alla fase preromanica della basilica di Sant’Abbondio a Como.