Agostino di Duccio, San Sigismondo in viaggio verso Agauno
Agostino di Duccio, San Sigismondo in viaggio verso Agauno, marmo, 1449-1452 (n. inv. 1089)
Acquistato nel 1811 per decisione della commissione dell’Accademia di Brera, composta da artisti e da studiosi, l’opera era originariamente collocata sull’altare di San Sigismondo nel Tempio Malatestiano di Rimini, da cui era stata rimossa nel 1581.
L’altissima qualità del bassorilievo testimonia la piena maturità raggiunta da Agostino di Duccio, quando la formazione toscana, tra Donatello e Ghiberti, si fonde in una cifra del tutto personale, dominata da un linearismo armonioso ed elegante. Scolpita a bassissimo rilievo, la lastra è dedicata a San Sigismondo, re cristiano dei Burgundi, raffigurato durante un pellegrinaggio compiuto con la seconda moglie per espiare l’uccisione del figlio. Agostino di Duccio rappresenta il momento cruciale in cui un angelo appare al corteo regale indicando il luogo in cui fondare il monastero di Agauno, oggi Saint-Maurice-en-Valais. L’atteggiamento della figura angelica e la resa fluttuante dei panneggi richiamano i caratteri figurativi di una menade antica, segno tangibile della dichiarata adesione al linguaggio classico fatto proprio dall’artista toscano.