Carmineto

Il nome Carmineto indica l’area del Castello confinante, nel Medioevo, con il convento di Santa Maria del Carmine, trasferito a metà del XV secolo nell’attuale piazza del Carmine. Agli inizi del Novecento, su proposta dell’architetto Luca Beltrami, un consistente numero di elementi architettonici sono stati addossati alla cortina del Carmineto che chiude a nord ovest il Cortile delle Armi.

La sequenza inizia con la statua del Redentore, già nella piazzetta del Verziere, a cui fanno seguito portali, colonne, parti di portici dalle vie Torino e Bassano Porrone, strutture dalla demolita casa dei Missaglia, resti di epoca romana già infissi nella Pusterla dei Fabbri. Sono allineati anche sarcofagi, un enorme capitello del 1347 reimpiegato come vasca e materiali archeologici di diversa funzione. Tutte le opere sono state restaurate nel 2012.