Patrimonio

Il patrimonio del Museo d’Arte Antica è costituito in larga misura da materiali lapidei: statue, membrature architettoniche, monumenti celebrativi e funerari. Tranne rari esemplari, l’intera raccolta proviene da edifici e da strutture innalzati entro la cerchia delle mura medioevali di Milano.

Statue e sculture

Le statue votive dalle porte urbiche, i resti maestosi dal Duomo e dai monasteri, gli emblemi e i portali provenienti da nobilissimi palazzi testimoniano un ampio arco temporale, dal V secolo fino al pieno Rinascimento. La loro realizzazione si deve prevalentemente a maestri lombardi, ai quali si affiancarono artisti di altri centri, in particolare della Toscana, che lasciarono a Milano tracce indelebili. L’insieme di questi caratteri e la qualità singolare di una serie di capolavori rendono il Museo d’Arte Antica un unicum nel panorama della museologia italiana.

Lapidi e iscrizioni

Tra i beni dell’Istituto, le lapidi e le iscrizioni occupano un ambito specifico, inquadrato tra il V e il XX secolo. Rappresentano una delle fonti più preziose per la storia di Milano. Tra questi si ricordano la Lapide dei Consoli, datata 1178, e la Lapide di Ausonio scolpita nel XVI secolo. Un originale percorso con lapidi commissionate da famiglie lombarde è allestito nel corridoio di rappresentanza di palazzo Marino (visita su richiesta).

Calchi in gesso

Il Museo conserva un’altra sezione peculiare, quella formata da calchi in gesso, legata a quel fenomeno che conobbe un fortunato revival nella seconda metà dell’Ottocento. Nel nucleo, costituito da un centinaio di pezzi, le copie tratte dalle sculture di Agostino Busti assumono un particolare rilievo. Questi calchi, commissionati nel 1872, recano la firma di Piero Pierotti, un virtuoso nell’arte (visita su richiesta).

Terrecotte

Un consistente repertorio di formelle decorative e una serie di busti costituiscono il reparto delle terrecotte che raggiunge oltre il migliaio di tipi (visita su richiesta). Spesso le terrecotte e i materiali lapidei provengono dal medesimo edificio. È il caso del Palazzo del Banco Mediceo dal quale giungono i celeberrimi Busti di Imperatori plasmati in argilla e in origine policromi, e il maestoso Portale scolpito in grandi blocchi di marmo di Candoglia.